Ritratto d'Irlanda!

 

Quando AnnaLynne alza la testa, dopo essersi allacciata il vestito, ti guarda e tutta la sua bellezza risuona come la voce urlante di una Banshee.

I suoi capelli rossarancio sono tramonti silenziosi e stupefatti sui monti del Conamara e tra i suoi ricci di fuoco dormono di gusto e capricciose le fate del piccolo popolo.

Sotto gli occhi di verde prato, una rugiada di efelidi le disegna galassie di costellazioni sul naso e sulle guance bianche di schiuma del mare che s'infrange sulle scogliere di Moher.

Vista da qui ha i colori della bandiera di madrirlanda in viso e le labbra rosa come la voglia di ciliegie in primavera.

Il suo dolce sguardo di madre è un tesoro dei lepricani alla fine dell'arcobaleno del cuore.

Parlandoti all'orecchio, i suoi sussurri sono note d'arpa che riecheggiano in solitudini di brughiera.

Mentre danza a piedi nudi sulle note di flauto-violino, la sua gonna si muove nel vento come un campo di trifogli dai fiori bianchestivi.

Quando AnnaLynne si avvicina ascolti nel vento le parole di Wilde e di Yeats.

Ha un fiume di premure grande come lo Shannon ed un cuore che brucia come torba di desideri che profumano di birra scura.

Guarda le nuvole ed arriccia il naso quando sta per piovere e la notte si ripara in caldabbracci nel letto mentre fuori la bruma riposa sulle case e sui sogni della gente.

Se parla con gli alberi, la guardo camminare con piccoli piedi perfetti che sfiorano la terra e, stringendola al petto, vivo tra le strade di Dublino ed i respiri di Cork.

E per una sola volta, una soltanto, quando la bacio e le accarezzo il viso ed i fianchi,

i quattro petali d'Irlanda sono racchiusi in un solo fiore infilato tra i suoi capelli.