Abito

 

Sveglia soffusa. Appoggio di piedi a terra. Sfuoco il mattino. Acqua sulla pelle. L'asciugamano si bagna asciugandomi.

 

Abito:

Cammino lento verso l'armadio con l'idea incerta di che pelle vestire oggi.

Apro le ante e appoggio le idee alle grucce dei pensieri ben allineate per colori ed emozioni...tutto ben steso.

Passo una mano sulle maniche delle camicie...appese come mezz'uomini senza testa in fila alla cassa...ognuna mi sta su misura come i miei peccati...ognuna fa il suo giro e torna profumata di fresco dalla tintoria.

Ne prendo una...quella che mi piace di più...blu c'assorbe emozioni...me la sento scivolare addosso leggera come le incertezze oblique che attendono al varco la giornata.

Ed ogni bottone che risalgo verso il petto è una promessa sussurrata come una preghiera che chiudo sul mio corpo.

Apro un'anta e scelgo un vestito...stretto sulla Vita...le maniche pennellate da abile sarta...cade preciso sui piedi come speranze comode sulle aspettative della sera.

Prendo le scarpe, profumo di cuoio e rumore di passi lontani...passo un avambraccio sulla punta per togliere la polvere dei pensieri notturni.

Allaccio lento le intenzioni ai miei piedi.

Apro il cassetto...cravatte arrotolate come silenziosi serpenti a sonagli colorati e sdentati.

Questa! Di grigio e blunotte!

La passo dietro al collo e scorre tra le dita con il fruscio di lenzuola di coppia.

Ed ogni giro contorto che fanno è una danza rituale e lenta di cura e precisione...di righe che corrispondono e compatibilità che si cercano.

Chiudo il nodo a due mandate intorno alle decisioni prese di notte.

Una sciarpa di abbraccio leggero per coprire le mie debolezze...un orologio dalla voce fraterna per non perdere le coincidenze...un cappotto di calde prospettive da poggiare sulle spalle.

E' ora di uscire.

Abito, il mio abito.