Colli di Fontanelle.

 

Al limitare dei pini a strapiombo

dove grottazzurra sospira e guarda innamorata terramore

e il canto delle sirene è spento e tramutato in roccia ma da ancora nome ai luoghi

le isole disegnano onde immobili ai confini del batticuore.

E qui dentro le emozioni si affollano

come case antiche sulla costiera amalfitana

come ciottoli su una spiaggia piena di cibo e di risate

come le onde che naufragano stanche sull'isola di Edoardo.

I miei pensieri navigano lenti e sicuri come gozzi in affitto

balzano sulle scie di altre barche-pensieri senza nome ne bandiera

su onde di cui non so prevedere il vento

lasciando una bianca scia d'aliscafo e tenerezza sul breve braccio di mare che ci divide in isola e terraferma.

Sai di caldo sole estivo d'autunno ed un bagno di mare fuori stagione

e la tua aria sa di vicoli antichi e piante che crescono su muri scrostati di sole e profondi discorsi

un panorama augusteo di riflessi di sole sui faraglioni dell'anima

e che mi spettina la pelle di sale ed il cuore di miele.

E mi sento proiettato in tutte le direzioni dello sguardo

in alto come un fiore di agave, un pino marittimo, una torre saracena

all'orizzonte, come le sagome delle isole al tramonto, un profilo di vulcano assonnato sulla città

nel profondo di questo mare senza memoria di cui ogni onda porta una storia.

Sei un punto preciso in mezzo a due golfi di marazzurro

mediana di bellezza e sfinge panoramica e fiera che ammutolisce gli occhi

a metà strada tra le grotte e lo stupore del cielo aperto

a mezza via... tra l'andare ed il restare!